2 Dicembre 2022

E’ scomparso il Socio

PID Massimo Fabio

 

 

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Il Lions Club Firenze piange la scomparsa del Socio Past Direttore Internazionale, Massimo Fabio.
Massimo è stato un grande Lions che ha dedicato la sua vita all’Associazione. Sembra scontato dirlo, ma il contributo che ha dato alla crescita del Lionismo in Italia e nel Mondo è stato riconosciuto da tutti. Un persona equilibrata e serena che ha saputo forgiare intere generazioni di Soci.

 

Dirigente dell’ Associazione industriali di Siena, fu trasferito a Firenze a metà degli anni settanta ed assunse il ruolo di Direttore di Confindustria Firenze. Erano gli anni del rilancio della città, non solo sotto il profilo industriale, ma si cercavano nuove risposte al ruolo di Firenze nella nascente Convegnistica. Il consolidamneto del Polo espositivo alla Fortezza da Basso e il collegamento pedonale con il Palazzo dei Congressi, con l’interramento del Viale Strozzi,fu ad esempio, fu un suo “cavallo di battaglia”.
Alla fine degli anni Ottanta fu chiamato in Confindustria a Roma dove ricoprì il ruolo di Vice Direttore Generale in collaborazione con il Direttore Prof. Innocenzo Cipolletta.
Lionisticamente, dopo aver ricoperto il ruolo di Presidente del Lions Club Firenze nell’anno 1980/81, fu attivo protagonista della nascita del Distretto Toscano 108 L/a di cui ricoprì la carica di Governatore nell’anno 1993/94. L’anno successivo fu eletto Presidente del Consiglio dei Governatori del Multidistretto 108 ITALY.
Nel 1998, al Congresso Nazionale di Trieste, con l’appoggio di tutti i Soci del Lions Club Firenze e della Toscana, fu eletto Direttore Internazionale per il Biennio 1999/2001.

 

Sempre con accanto l’inseparabile Sig.ra Minnie, Massimo fu artefice della Conferenza del Mediterraneo tra i Lions Club di Europa, Africa e Asia e di tanti Forum Europei. Insignito del MJF progessive fu anche Gold Will Ambassador dell’Associazione.
Tutto quanto raccontato potrebbe far sembrare Massimo Fabio una persona distaccata e impegnata. Al contrario egli fu sempre vicino al Lions Club di Firenze e ai suoi Soci, in particolare ai più giovani, cui non risparmiava sostegno e incoraggiamento.

 

Poco prima della sua morte, volle rilsciare una intervista che è parte integrante del Bilancio Sociale del Lions Club Firenze, appena pubblicato. E’ un po’ il suo testamento spirituale che ancora una volta affronta i temi del futuro dell’Associazione.
In questo imprevedibile contesto storico, tutte le forme organizzative più tradizionali, consolidate in tanti anni di vita in comunità, sono state sconvolte e sono entrate in una profonda crisi d’identità. I valori fondanti della nostra organizzazione, espressi dalla Mission e dalla Vision sono ancora attuali e condivisibili?
I valori della nostra organizzazione, espressi dalla Mission e dalla Vision, sono ancora attuali e non solo condivisibili, poiché rappresentano in modo molto sintetico i fondamenti dettati dallo Statuto dell’associazione e dal Codice etico. Forse negli ultimi tempi si sono attenuate la considerazione e la compartecipazione a una espressione dei valori che nelle intenzioni era quella di raccogliere in poche parole ancor più efficaci lo spirito, il senso e la prospettiva della nostra associazione. Non è sempre facile identificare una sintesi del genere, ma dobbiamo attentamente considerare come viene definita la possibilità di attuare principi e fondamenti attraverso l’azione dei Clubs. Appare così evidente la centralità del Club quale motore e realizzatore delle finalità ultime del Lions International. Non credo che la profonda crisi di identità che si riscontra in tutti gli aspetti della attuale società possa sovvertire i principi dettati dal nostro Codice etico poiché sono affidati alla buona volontà, all’entusiasmo e alla disponibilità dei soci dei Clubs: certo è che dobbiamo essere vigili e determinati nel perseguire una corretta interpretazione dei valori fondanti della nostra associazione.
Si parla in tutti i consessi Lionistici dell’esigenza di un rinnovamento della nostra organizzazione: il termine che identifica l’azione che dobbiamo intraprendere che tu invece preferisci è rilancio del modo di essere Lions: cosa esattamente intendi e proponi?
Parlare ancora una volta di un rinnovamento della nostra organizzazione non è altro che riprendere un dibattito che da sempre è stato vivace ai vari livelli della nostra associazione. Rinnovamento può riferirsi soltanto agli aspetti tecnici dell’organizzazione e cioè alla regolazione delle funzioni e finalità di ciascuna articolazione del nostro lionismo; in altre parole lo strumento per un reale rinnovamento si identifica negli organi esecutivi o rappresentativi del Lionismo.
Preferisco sicuramente il termine “rilancio” del modo di essere Lions che consiste in estrema sintesi nell’esaltare ogni forma di collegamento e compartecipazione di tutti i soci all’attività lionistica; credo sia da preferire una corale partecipazione alle attività umanitarie, sociali e culturali da parte di tutti i soci dei Clubs e non lasciare alla iniziativa di pochi più convinti e determinati l’onere di trascinare il club nella sua attività. È vero che in moltissimi Clubs siamo di fronte a un funzionamento oligarchico, lasciando fuori da ogni attività concreta una buona parte dei soci. Rilancio è dunque ripresa dell’entusiasmo, della convinzione della funzione universale  del lionismo e di una visione veramente internazionale del sistema lionistico. Rilancio è nel sentirsi ciascuno di noi compartecipe di un grande progetto e di una finalità straordinari che solo il lionismo può mettere a disposizione. Aderire al lionismo non è iscriversi a un club, è iscriversi con l’entusiasmo di crescere personalmente e di realizzare attività a beneficio della comunità
Il Bilancio Sociale, elaborato per la prima volta in assoluto da un Club Lions, si propone di confermare il nostro senso di appartenenza, di comunicare e diffondere con più forza i valori espressi dal nostro codice etico e di attuare la promozione delle nostre iniziative di impegno sociale e culturale non solo all’interno della nostra associazione ma con una proiezione anche all’esterno verso la comunità di riferimento: a tuo parere, la redazione di questo documento potrà concretamente diventerà uno strumento per elaborare una idonea ed efficace strategia di impatto sociale e di trasparente confronto?
Approvo senza incertezze la validità che per un Lions club assume il Bilancio sociale, proprio perché esso è lo strumento attraverso il quale è possibile realizzare le nostre iniziative di impegno sociale e culturale non solo all’interno ma anche all’esterno. In particolare, una adeguata diffusione dello spirito e delle azioni del nostro lionismo può realizzarsi attraverso il Bilancio sociale, che finirà per essere lo strumento fondamentale per avere una proficua strategia di impatto sociale e soprattutto di crescita della personalità lionistica di ciascun socio. Basterà il Bilancio sociale per richiamare l’attenzione di tutti i soci alla esigenza non solo di fare ma anche di far sapere, e prima ancora di conoscere, qual è la vera natura dell’attività del club, la cui complessità ed efficacia non finiranno mai per essere sufficientemente illustrate. Plaudo quindi alla iniziativa del Presidente e mi auguro che si possa realizzare davvero quello che è nelle nostre intenzioni: assicurare il rilancio del modo di essere Lions dinanzi ad una società in continuo cambiamento.

 

A Massimo e Minnie con Affetto