2 Luglio 2020
Passaggio della Campana
Encomio ai protagonisti
della
Lotta al Corona Virus
Chiusura della Annata Sociale a Villa Viviani nelle stretta osservanza delle norme di sicurezza sul distanziamento dovuto all’emergenza Covid 19. Oltre 120, tra Soci e ospiti hanno potuto rivedersi dopo tanti mesi di isolamento. Il Presidente Giampaolo Castagnoli ha voluto dedicare la serata, a cui hanno partecipato le più alte Cariche Distrettuali: Il Neo Governatore Marco Busini; il Past Governatore Pier Luigi Rossi e il Vice Governatore Giuseppe Guerra, la Presidente di Circoscrizione Laura Doni e il Presidente di Zona Luigi Paganelli, a tutti coloro che nella Pubblica Amministrazione e nelle Strutture Sanitarie, sono stati in primalinea durante l’Emergenza Pandemica.
La serata si è aperta con il saluto del Presidente Giampaolo Castagnoli che ha voluto spiegare il senso di questo particolare Passaggio della Campana che chiude un anno che difficilmente dimenticheremo:
” Cari Voi tutti. Autorità. Graditi ospiti. Amici Lions e Leo. Buona Sera.
Benvenuti a questa speciale serata della 67° annata lionistica.
Forse molti di voi staranno già pensando che ho sbagliato il cerimoniale … è consuetudine – infatti – prima di tutto – ringraziare i presenti, presentare le autorità e gli ospiti. Deliberatamente ho voluto invertire l’ordine, affinché si possa comprendere l’importanza e l’onore che tutti hanno – dando lustro e rilievo a questo evento.
Fare ciò affinché non possa sfuggire il vero significato di questa serata – di ritrovarci tutti insieme – ma, soprattutto, di significarvi l’emozione ed il ricordo per un impegno che presi con me stesso una delle tanti notti che mi hanno accompagnato, meglio che ci hanno accompagnato, nei molti giorni passati, durante la prima fase dell’epidemia “Covid-19”.
Erano circa le 2 di notte e dal divano del salotto al di là delle finestre vi era un silenzino assordante. Erano ore che non passava una macchina … proprio in una via – Viale Generale della Chiesa – che di solito vede il transito giorno e notte di migliaia di veicoli.
Alla televisione scorrevano immagini tremende. Venivano enunciati bollettini agghiaccianti – cose mai sentite – e soprattutto mai pensate.
Ogni telegiornale e ogni rassega stampa presentava corsie di ospedali, dove si intravedano letti di ricoverati, operatori all’interno di anonime – certo importanti – ma sinistre protezioni e vestimenti, che facevano immaginare i terrificanti momenti che tutti stavano vivendo.
Tra tutte le immagini… come non dimenticare gli autocarri militari che, anche se chiusi, erano di una lucida trasparenza: in fila sul pianale si vedevano semplici casse di legno e scuri sacchi di plastica dove, all’interno, vi erano corpi di donne e uomini … strappati alla vita senza neanche l’ultimo conforto di un saluto dei loro cari.
Eravamo, di fatto, in uno stato di guerra… contro un nemico subdolo e invisibile – almeno a noi profani – che, vigliaccamente, stava mietendo vittime mettendo a nudo tutta la nostra fragilità di esseri umani.
Alla preoccupazione – ricordo – seguì l’angoscia per tutta la notte… La casa era in profondo silenzio e l’emozione mi vinse… pensavo e alla mia famiglia: a Matteo, Mirella, Chiara, Ubaldo, a mio Fratello, ai nipoti, ai parenti, ai miei amici, a voi tutti.
Non mi era difficile vedere – o meglio, immaginare – il mondo che invece, in altre parti, era già in azione: corsie di ospedali con medici e infermieri, forze dell’ordine, ausiliari e volontari che – con le loro rispettive preoccupazioni e con le loro ansie di uomini, anche loro figli, padri, madri – nonostante tutto erano intenti a combattere questa lotta.
Non mi sfuggì il pensiero e la riflessione che vi eravamo due fronti paralleli: chi come me era a casa, circondato almeno dagli affetti più cari, e chi, invece, stava combattendo una battaglia a scapito della loro vita, armati solo del senso della loro professione e dovere …
E questa non è vuota retorica, visto i numerosi decessi che ci sono stati.
In questi anni mi sono molte volte domandato cosa vuol dire “essere Lions”… dando più volte interpretazioni differenti, ma quella notte ho certamente dato forse una delle più profonde risposte al perché portiamo sulla nostra giacca il distintivo: interpretare il nostro profondo senso del rispetto e la riconoscenza al dovere con il, connesso, nostro obbligo di ringraziare e riconoscere il merito a tutti quelli che significativamente esprimono e condividono i più alti valori della nostra comunità.
E allora quella sera mi feci una promessa e la estesi a Voi tutti. Nelle vesti che ho l’onore (oggi per l’ultima serata) di rappresentare – per vostra scelta, come vostro Presidente – se avessi avuto la possibilità, mi sarei adoperato affinché noi tutti – insieme – uniti anche con le alte cariche della città, che qui abbiamo l’onore di ospitare, di dire Grazie…
Ebbene si… Niente di più di un semplice “Grazie” a tutti coloro che in quel momento stavano – e ancora oggi sono – in prima linea con il senso della loro professione e dovere a garantirci per quel che è stato e sarà possibile la nostra serenità e la nostra sopravvivenza.
Allora, Cari ospiti … interpretando certamente la volontà di tutto il Lions Club Firenze… un sincero e profondo “Grazie” – per il vostro impegno, per la vostra professionalità. Un ringraziamento che vi prego di estendere a tutti coloro che questa sera rappresentate e, infine, un doveroso e profondo pensiero a quelli che ci hanno lasciti per sempre.
Non poteva mancare anche a voi, cari soci, amici, un sincero e profondo ringraziamento per avermi dato la fiducia e la possibilità di organizzare in questo anno questo nostro sogno: riuscire a presentare e condividere i nostri comuni valori.
E dunque, nell’augurarvi una piacevole serata. Cara Maria Claudia ti prego di annunciare i graditi Ospiti, che stasera ci hanno fatto l’onore di stare qui con noi per dirgli Grazie .
Cari voi Tutti l’augurio di una piacevole serata.”
Molto toccanti le numerose testimonianze attraverso le quali sono state ripercorse quelle giornate terribili. Sono, tra gli altri, intervenuti: il Prof. Stefano Grifoni, Primario di Medicina di Urgenza all’Ospedale di Careggi; il Prof. Alessandro Bartoloni, Ordinario di Malattie Infettive; il Dott. Guglielmo Consales, Responsabile delle Terapie intensive della USL Toscana Centro; il dott. Vittorio Pavoni, Direttore dell’Unità di Anestesia e Terapia Intensiva dell’Ospedale di Ponte a Niccheri; il Dott. Andrea Bribani, Primario di Medicina Interna all’Ospedale Serristori di Figline V.no. Per il Volonraiato: il Dott. Giovangualberto Basetti Sani, Provveditore della Misericordia di Firenze; l’Avv. Alberto Corsinovi, Presidente della Federazione Regionale delle Misericordie e il Dott. Vincenzo Lucchetti, Presidente della Caritas Diocesana e la Dott.ssa Maria Antonietta Gulino, Presidente dell’Ordine degli Psicologi della Toscana. E’ intervenuto anche il Dott. Cristiano Balli, Presidente del Quartiere 5 di Firenze.
E’ emerso un quadro di grande impegno personale e, cosa molto importante, di un grande lavoro di squadra tra i reparti operativi e la struttura direttiva sanitaria che pur fra tutte le difficoltà di quei giorni è riuscita a respingere l’attacco pandemico, anche grazie alla collaborazione dei cittadini.
Significativo è stato il contributo del Volontariato, rappresentato dalla Misericordia e dalla Caritas. Il Presidente Regionale Corsinovi ha ricordato il lavoro di coordinamento svolto tra Le Misericordie e Croci Bianche di Lombardia e Toscana per lo spostamento dei pazienti più critici in altre zone di Italia e permettere l’alleggerimento della pressione sulle terapie intensive delle provincie più colpite del Nord.
Il Presidente della Caritas, Dott. Vincenzo Lucchetti e il Presidente del Quartiere 5, Cristiano Balli, hanno sottolineato la gravità della situazione Sociale che si è determinata, con la povertà, dovuta a mancanza totale di reddito, che si è estesa a fasce della popolazione impensabili e a cui sia le mense della Caritas, sia il Banco Alimentare che i Centri di Ascolto dei Quartieri hanno dato sollievo.
A tal proposito, il Presidente Giampaolo Castagnoli ha donato al Presidente Balli, ulteriori 15 Buoni spesa da 100 Euro, che vanno ad aggiungersi ai 55 già consegnati, portando la donazione a 7.000 Euro.
Infine la Presidente dell’Ordine degli Psicologi, Dott.ssa Maria Antonietta Gulino, ha ricordato il sostegno dato alla popolazione attraverso l’istituzione di una Linea Telefonica dedicata all’assitenza ai fenomeni di depressione e panico che si sono inevitabilmente verificati.
Sono poi intervenuti la Vice Sindaco Cristina Giachi e L’Assessore Cecilia Del Re che hanno ringraziato, a nome del Sindaco e di tutta l’Amministrazione Comunale, il Club per l’attività di solidarietà svolta e per questa straordinaria iniziativa di ricordo e testimonianza diretta dei protagonisti di quei giorni.
Ha infine portato il suo sostegno e il suo saluto il Presidente del Consiglio Regionale, Eugenio Giani, che ha naturalmente sottolineato come la Struttura sanitaria Toscana abbia ben risposto all’Emergenza, grazie all’abnegazione di tutte le categorie professionali dalla Sanità, del Volontariato e delle Foorze Armate.
A tutti gli interventuti il Presidente ha consegnato un Encomio solenne.