7 e 8 Giugno 2019

Gita sul Lago di Garda

 

 

E’ ormai tradizione che nel mese di Giugno il Club organizzi una gita. In particolare grazie al lavoro del Socio Massimo Ippolito, lo scorso anno visitammo Bassano e il Montegrappa per celebrare la fine della I Guerra Mondiale. Quest’anno Massimo ci ha fatto conoscere il bellissimo Lago di Garda. La giornata di Venerdì 7 Giugno è iniziata con la visita al Parco Sigurtà a Valeggio sul Mincio.

 

Il Parco è un tripudio di fiori e prati nei quali i Soci si sono mossi a piedi o utilizzando delle car elettriche. L’antica storia del Parco Giardino Sigurtà risale al 14 maggio del 1407, quando, durante la dominazione veneziana di Valeggio sul Mincio, il patrizio Gerolamo Nicolò Contarini acquistò l’intera proprietà che al tempo aveva una funzione puramente agricola. Si trattava infatti di una fattoria, o meglio, come ci raccontano antichi documenti, di un “Brolo cinto de mura”: terre coltivate con foraggi racchiuse all’interno di un’alta e sicura muraglia. Nell’ambito del Brolo esisteva però anche un altro spazio: un piccolo e geometrico giardino, adiacente alla casa principale, dedicato all’ozio dei nobili.

 

È da qui che risalgono le antiche origini del Parco Giardino Sigurtà. Successivamente nella metà del ‘700 il Marchese Antonio Maffei (1759-1836), un uomo che le cronache del tempo descrivevano come un illuminato amante dell’arte, del bello e dei giardini, decise di trasformare i 22 ettari della proprietà in un giardino romantico all’inglese: genere caratterizzato dall’accostamento di elementi naturali e artificiali, dove la natura non è mai incolta, anche se a volte, apparentemente, assume un carattere selvaggio.

 

 

La scelta dello stile fu influenzata dal poeta Ippolito Pindemonte che nel 1792, ospite dello zio il Marchese Antonio Maffei, vide nella proprietà la presenza di una tipica atmosfera romantica all’inglese. Da questo incontro nacque così il germe dell’impronta del futuro giardino.

 

 

Nel 1836, alla morte del Marchese Antonio Maffei, l’intera proprietà passò alla figlia Anna, moglie del Conte Filippo Nuvoloni. Dopo 210 anni si interruppe così la stirps Maffea ed ebbe inizio quella dei Nuvoloni che durerà per 93 anni (dal 1836 al 1929). Dopo un periodo di lento e inesorabile declino con vari smembramenti tra eredi e passaggi di proprietà, nella primavera del 1941 subentrò l’industriale farmaceutico Giuseppe Carlo Sigurtà che iniziò la grandiosa opera di riqualificazione del parco e utilizzando un dimenticato diritto di prelievo delle acque del fiume Mincio, iniziò la trasformazione delle ormai aride colline moreniche in un paradiso di lussureggiante vegetazione.

 

 

 

Grazie alla passione e devozione di Giuseppe Carlo Sigurtà, il giardino non solo fu abbellito, ma crebbe anche nelle dimensioni: dai 22 ettari originari assunse, nel tempo, le dimensioni attuali di 60 ettari.

 

 

All’ora di pranzo la comitiva si è spostata a Borghetto sul Mincio, una deliziosa località sede di antichi mulini che utilizzavano l’acqua del fiume. Il Mincio, esendo un emissario del Lago di garda, presenta infatti un livello costante in tutte le stagioni.

 

 

 

 

Dopo aver visitato Peschiera e passato la notte a Garda Sabato 8 Giugno i Soci si sono imbarcati in direzione di Gardone  costeggiando la splendida Isola del Garda.

 

 

 

 

Giunti a Gardone utilizzando il trenino turistico  i Soci sono saliti sulla collina del Vittoriale degli Italiani, la Casa Museo di Gabriele D’Annunzio dove il poeta si ritirò dopo l’impresa di Fiume e visse per 20 anni sino alla morte nel 1938
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L’ingresso del museo

 

Una lettera autografa a Mussolini

 

L’apparecchio del sorvolo di Vienna

 

 

La Nave Puglia che ricorda l’impresa di Fiume che fu smontata e ricostruita all’interno del Parco

 

 

Alla sommità della collina una Terrazza panoramica mozzafiato ospita le urne dei Fiumani poste a corona a quella del poeta, vegliata dai calchi dei suoi fedeli cani.

 

 

 

 

 

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